Ho il piacere di annunciarvi che ho creato uno screener per le azioni blue chip e allstars.La versione è una beta,nel tempo vedrò di migliorare alcuni aspetti ad esempio i dividendi non sono ancora compresi,ma è già un'ottima base di partenza.Buon divertimento e fatemi sapere se il progetto vi piace.
Download Ferro azzurro screener xls.
Naturalmente il software è gratis anche se gli sforzi sono stati notevoli,per questo motivo ho aggiunto anche il tasto per effettuare le donazioni,in questo modo potrò constatare l'effettivo interesse per poter proseguire con il progetto e migliorarlo.
Ferro azzurro screener beta
29 marzo 2008
Etichette: analisi fondamentale, screener, software
La formula nel dettaglio(2).
25 marzo 2008
Nell' ultimo articolo abbiamo utilizzato ebit/ev per determinare quanto sia a buon mercato un azione (cheap) ,ma la selezione avviene utilizzando anche un secondo parametro,questa volta per determinare quanto sia efficiente un azienda (good).
Greenblatt utilizza il ritorno sul capitale (ROC) per cercare di capire come faccia un azienda per generare profitti,ovvero quanto capitale è necessario per determinare l'EBIT.In media (ci sono molti fattori che possono portare ad un elevato ritorno sul capitale) le aziende con un elevato Roc sono speciali,cioè in qualche modo riescono a fare più soldi rispetto alla concorrenza.
Possiamo calcolare il ROC con la seguente formula:
Ritorno sul Capitale = EBIT/(Capitale Circolante Netto + Immobilizzazioni Nette)
Come abbiamo già visto si utilizza l'Ebit in modo da rendere il confronto più omogeneo,per quanto riguarda il CCN,Greenblatt non utilizza la formula classica (Attività Correnti - Passività Correnti) ma l'idea è quella di mettere in relazione la gestione caratteristica con le attività effettivamente impiegate nella produzione, quindi il capitale circolante viene corretto delle voci non inerenti alla produzione (si guarda quindi solo al ciclo: clienti, magazzino e fornitori), quindi bisogna togliere la cassa e le passività finanziarie di breve.Infine dovremo aggiungere le immobilizzazioni solo materiali che si trovano tra la attività non correnti (immobili,impianti e attrezzature)
Esempio Interpump:
Cliccanco qui troviamo lo stato patrimoniale.
L'EBIT era di 82.2
attività c. = 274,08
cassa = 71.05
passività correnti = 177,28
debiti finanziriari c. 8,41
immobilizzazioni mat. = 58,58
ROC = 82.2/(274,08-71,05-177,28+8,41+58,58) = 88,63%
Un valore molto elevato rispetto alla media.
Etichette: joel greenblatt, ritorno sul capitale, roc
La formula nel dettaglio.
18 marzo 2008
Andiamo adesso ad analizzare nel dettaglio la formula per capirne il significato dei due parametri di selezione e partiamo dall' EY.
L'idea di base che sta dietro all'Earnigs Yield è semplicemente quello di capire quanto guadagna un business rispetto al suo prezzo di acquisto, ed è dato dal rapporto tra l'EBIT e l'enterprice value.
Viene utilizzato l'enterprice value (capitalizzazione + posizione finanziaria netta) perchè consideriamo oltre al valore dell'equity o valore di mercato anche il valore del debito che vanno a contribuire alla formazione dell'utile finale (se per un'attività mi viene chiesto 100, ma vi sono debiti per 200 è evidente che il mio esborso totale sarà di 300).
Utilizziamo poi l'EBIT o utile operativo per mettere su un stesso piano di confronto aziende con differenti livelli di debito e di tasse.Il p/e o e/p è molto influenzato da tasse e interessi/passività finanziarie.
Facciamo qualche esempio.
Dobbiamo confrontare due aziende con stesso fatturato e stesso ebit, ma la compagnia A non ha debito, la B ha un debito per 50$(ad un tasso del 10%).
Il prezzo della compagnia A è di 60$,la compagnia B costa 10$.Qual'è la più conveniente?
Il p/e della compagnia A è 10 (60/6) con un e/p del 10% (6/60),la compagnia B ha un p/e di 3.33 (10/3) e un e/p del 30% (3/10),allora qual'è la più conveniente?La risposta è ovvia la compagnia B,giusto?Non così in fretta!Andiamo a calcolare l'EBIT/EV e scopriremo che sono uguali!
Ora calcoliamo invece l'EBIT/EV di Interpump,da qui ricaviamo che l'ebit è pari a 82.2 mln,la capitalizzazione attuale è di 412 mln e la posizione finaziaria netta è negativa per 175 mln.
L'EY è pari al 14% (82.2/412+175) un parametro molto elevato che la pone tra le prime aziende dell'area euro con capitalizzazione superiore ai 150 mln.
Interpump.
17 marzo 2008
La top 100 di finanze.net può essere utilizzata anche come uno screener di titoli interessanti dal di vista fondamentale, tra questi vi è sicuramente Interpump group.
INTERPUMP GROUP è il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione ed uno dei principali gruppi operanti sui mercati internazionali nel settore dell'oleodinamica, il suo mercato è molto diversificato. Solo il 18% del fatturato è realizzato in Italia e molto buona è la sua presenza extra-UE.
Il Gruppo Interpump fu fondato da Fulvio Montipò nel 1977 a S. Ilario d'Enza (RE), dove la società capogruppo, Interpump Group S.p.A., diede inizio alla propria produzione di pompe a pistoni ad alta pressione.
Grazie, alla concezione di prodotti più compatti e maneggevoli, intuizione di Montipò , ed all'adozione di materiali innovativi, Interpump Group S.p.A. divenne in pochi anni il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni ad alta pressione, ed i suoi prodotti un punto di riferimento per il mercato.
Il gruppo opera con tre divisioni: la tradizionale divisione pompe ad alta pressione, la divisione motori elettrici (destinati soprattutto ad idropulitrici, pompe, macchine utensili) e la divisione dell'oleodinamico, dove vengono realizzate prese e componentistica varia.
Secondo i parametri di selezione di Joel Greenblatt si trova tra i le primissime posizioni tra le azioni dell'area euro con capitalizzazione superiore ai 150 mln.L'EY (EBIT/Enterprice Value) è del 14%,mentre il ROC ( EBIT/Capitale circolante netto+Immobilizzazioni nette) è pari all'88%.
Recentemente la società ha confermato le stime di crescita di medio periodo del 7/8% per un fatturato di circa 650 mln per il 2010.Il presidente di Interpump Giovanni Cavallini ha anche dichiarato che agli attuali prezzi (6 euro ndr) 'il titolo è a saldo' e non ha escluso un nuovo buy back.
Etichette: interpump