Il mercato sapeva.

25 ottobre 2007

Nuovi crolli,prima Italease poi Pininfarina ed ora Conafi e Nice.Quest'ultima è un caso particolare,era la classica azienda che avrei volentieri inserire in portafoglio,business interessante con margini elevati,settore di nicchia con elevato standard tecnologico,crescita elevata di fatturato e utili,unico neo che non riuscivo a capire il motivo per il quale un azienda con tali qualità non venisse espresso anche dai prezzi di mercato,in particolare l'azione non riusciva mai a superare la soglia che ho segnato con cerchi blu e ultimamente aveva fatto segnare nuovi minimi,dimostrando una grande debolezza,ieri il crollo:

Oderzo (TV), 23 ottobre 2007. Il Consiglio di Amministrazione di Nice S.p.A. – quotata al segmento STAR di Borsa
Italiana – sotto la presidenza di Lauro Buoro comunica che sulla base dei dati attualmente in suo possesso, il fatturato
per l’anno in corso è previsto pari a circa 165 milioni di Euro (in crescita del 10% vs. il 2006) rispetto ai 180-185 milioni
di Euro previsti.
La revisione delle stime di fatturato è sostanzialmente attribuibile ad una rifocalizzazione del gruppo su alcuni canali
distributivi che mantengono una potenzialità di crescita ancora inespressa e marginalità più elevata. In particolare, il
management ha deciso di limitare la commercializzazione dei prodotti a marchio Nice presso il “canale produttori”, a
seguito di richieste che avrebbero portato ad una riduzione del margine industriale non in linea con i targets del
gruppo.
La società sta provvedendo alla revisione del budget per l’anno in corso, ultimata la quale ne darà pronta
comunicazione.



Morale:possiamo giocare a fare i Warren Buffett,cercando di acquistare ai minimi,ma se non sappiamo cosa stiamo facendo può essere molto pericoloso,perchè ogni giorno ci confrontiamo con un mercato molto più informato di noi,con dati aggiornati,insider,istituzionali a stretto contatto con le aziende.Non dobbiamo mai dimenticare questo,sfruttando le nostre uniche armi a nostra disposizione,il momentum e gli stop.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me questo caso ci dà anche un altro insegnamento,l'importanza degli stop-loss,perchè con questi nessuno avrebbe perso il 30% sul valore,ma molto di meno.

Scaurus81 ha detto...

Questo non sempre, dipende se il titolo apre o meno in gap down.
se apre con -20% in gap down, con gli stop-loss perdi lo stesso quella percentuale.

Parlando di un mio investimento andata a male, ho preso ieri Nice che perdeva il -27% ( chiusura -31%). Oggi sono riuscito a venderlo quando faceva un +5%, riuscendo a recuperare solo le commissioni.
Speravo in un rimbalzo più corposo, ma visto che non è arrivato, ho preferito vendere e stare a guardare cosa succede.
Magari domani mi fà un altro +5%, ma ho preferito non predere altri rischi su questo titolo.

Dopo un così forte calo di solito un rimbalzino tecnico ci stà, ma io speravo in un rimbalzo più corposo.

ferro azzurro ha detto...

Nel tempo ho imparato a mie spese a stare alla larga da queste situazioni.Purtroppo il 90% degli investitori è attratto dalle azioni che scendono,è nella nostra natura umana,ma in borsa è un'altra cosa.

Anonimo ha detto...

Grazie Scaurus,non lo sapevo che aveva aperto già in forte perdita.

Riguardo al comportamento di questi titoli che crollano in un giorno,ti consiglio di leggere questo post che è molto interessante.
http://csifinanza.investireoggi.it/analogie-di-crash-1626.html